Una decina di giorni disconnesso da Facebook sono lenitivi. Davvero, non ci si rende conto di quanto tempo porti via anche soltanto controllare i messaggi e le notifiche, io me ne sono accorto facilmente tirando le somme di tutto quello che mi sono potuto godere in questi giorni e che temo non avrei potuto fare per mancanza di tempo. Ho potuto:
Godermi una bella storia noir ambientata dalle nostre parti che non avevo modo di seguire con attenzione; un bel revival di Huey Lewis in un film e la scoperta che Gwyneth Paltrow non è solo bella ma ha anche una voce da urlo; qualche altro film arretrato ed è un peccato lasciarli lì senza guardarli; scoprire di conseguenza che mi rispecchio in certi film di Truffaut e che certe citazioni che mi avevano fatto mesi fa non avrei potuto apprezzarle come posso ora; sistemare la valanga di peperoncini di ogni specie che mi affollava la cucina e il terrazzo; dedicarmi allo sviluppo di pellicole rimaste in sospeso, scansionare i rulli, archiviarli con cura; accendere una volta la pipa e ricordarmi il sapore dei flake naturali di Virginia fatti a mano in Cumbria; organizzare il viaggio in Giappone, prenotare, valutare, ritirare documenti e leggere consigli; andare a scattare foto a una fantastica sciroccata con raffiche da venti metri; provare la digital nuova e scoprire di avere fatto tutto sommato un ottimo acquisto; scrivere e spedire lettere e fotografie a chi non se le aspetta; suonare la tromba; prendermi cura dell'Insetto Scoppiettante, andarci in giro e raggiungere finalmente la soglia dei cinquantamila chilometri; dedicarmi alla cucina; vedere degli amici, fare due chiacchiere, comprarmi dei calzini, sbrigare faccende arretrate.
Oltre a questo, tutta una serie di piccole cose che non sto a elencare e che inevitabilmente vengono risucchiate anche solo da quei cinque minuti che impiegavo per leggere una nota o commentare una delle tante cazzate autoconclusive che su Facebook pullulano.
Non significa che abbia fatto il salto, che non mi faccia più vedere o sentire su Facebook.
Significa solo che mollerò un po' la presa, che allenterò il ritmo e che cercherò di dedicare più tempo e attenzione alle mie cose e meno a quelle degli altri.
Ci voleva.
A presto.
Godermi una bella storia noir ambientata dalle nostre parti che non avevo modo di seguire con attenzione; un bel revival di Huey Lewis in un film e la scoperta che Gwyneth Paltrow non è solo bella ma ha anche una voce da urlo; qualche altro film arretrato ed è un peccato lasciarli lì senza guardarli; scoprire di conseguenza che mi rispecchio in certi film di Truffaut e che certe citazioni che mi avevano fatto mesi fa non avrei potuto apprezzarle come posso ora; sistemare la valanga di peperoncini di ogni specie che mi affollava la cucina e il terrazzo; dedicarmi allo sviluppo di pellicole rimaste in sospeso, scansionare i rulli, archiviarli con cura; accendere una volta la pipa e ricordarmi il sapore dei flake naturali di Virginia fatti a mano in Cumbria; organizzare il viaggio in Giappone, prenotare, valutare, ritirare documenti e leggere consigli; andare a scattare foto a una fantastica sciroccata con raffiche da venti metri; provare la digital nuova e scoprire di avere fatto tutto sommato un ottimo acquisto; scrivere e spedire lettere e fotografie a chi non se le aspetta; suonare la tromba; prendermi cura dell'Insetto Scoppiettante, andarci in giro e raggiungere finalmente la soglia dei cinquantamila chilometri; dedicarmi alla cucina; vedere degli amici, fare due chiacchiere, comprarmi dei calzini, sbrigare faccende arretrate.
Oltre a questo, tutta una serie di piccole cose che non sto a elencare e che inevitabilmente vengono risucchiate anche solo da quei cinque minuti che impiegavo per leggere una nota o commentare una delle tante cazzate autoconclusive che su Facebook pullulano.
Non significa che abbia fatto il salto, che non mi faccia più vedere o sentire su Facebook.
Significa solo che mollerò un po' la presa, che allenterò il ritmo e che cercherò di dedicare più tempo e attenzione alle mie cose e meno a quelle degli altri.
Ci voleva.
A presto.
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