venerdì 3 luglio 2009

E se fossi...

3 commenti

... in Provenza?
Non faccio che raccogliere spighe di lavanda quando torno dal bar dopo pranzo.
Ne raccolgo una ogni volta e la metto lì, come monito.
Sta a significare di non dimenticarsi di viaggiare; significa che anche se uno si sposta può sentire altri luoghi come casa.
Perchè non è così semplice? Perchè non posso semplicemente concentrare il lavoro di una settimana in una giornata piena e utilizzare i tempi morti per andarmene a passeggio Lourmarin, a cena alla Petite Maison di Cucuron, a bermi un pastaga a La Ciotat?
Perchè c'e' un workaholic in agguato dietro a ogni angolo e se hai cinque minuti liberi ti fa fare cose inutili per il resto del mondo ma per lui assolutamente primarie.
La spiga sta a significare che non diventerò mai così.
E' carattere.
E chi dice che siano gli eventi a portartici, mente. Era latente e c'è cascato.
Io, che siano gli eventi a condizionare la mia vita, non c'ho mai creduto neanche un po'.

giovedì 2 luglio 2009

Kefir

Nessun commento

Lo vedo.
Penso subito "ayran".
Lo compro. Lo apro. Lo bevo.
Penso subito "mmmmhhh, succo di pecorino".
Il Kefir - che è buono, eh - è latte fermentato con una serie di fermenti dai nomi impronunciabili.
Di fatto, diluito 1 a 2 con l'acqua e' come l'ayran turco.
Piace solo a me, e ai turchi. E a qualche montanaro caucasico, probabilmente.
Però è pieno di probiotici e fa bene, e se non lo bevete, beh, lo berrò io! ;-)

mercoledì 1 luglio 2009

Milano? Firenze? Ma per piacere! - Milan? Florence? Please!

Nessun commento
 

Lavorare fuori? Grande città? Milano? Firenze?
Manco morto.
La pausa pranzo si fa al mare. C'e' la duna, si fa il bagno, il picnic nella macchia e vaffanculo a tutto.
Ma quale città? Io voglio vivere...
-
Working out of town? A big city? Milan? Florence?
I'd rather die.
We spend our lunch time on the seaside. There's a nice dune, we bath, we picnic in the scrub and fuck everything.
What hella city? I wanna live...